Giorno 1: Palermo
1 - Mattina: Teatro Politeama, Teatro Massimo, Quattro Canti, Piazza
Pretoria, Cattedrale, Camera delle Meraviglie
La prima meta ideale di questo itinerario è Palermo: il
capoluogo infatti è vicino all'aeroporto ed è il punto più a nord delle tappe
previste. Non possiamo che iniziare con una colazione a base di cannoli
presso l'antico caffè Spinnato, uno dei bar-pasticceria più rinomati
della città dove la pasticceria tradizionale la fa da padrona.
Il caffè si trova a pochi passi da piazza Ruggero Settimo, su
cui si affaccia il Teatro Politeama, riconoscibile dal gruppo
equestre in bronzo che ne domina la facciata. È. Ad appena cinque minuti di cammino è un altro
teatro a catturare il nostro interesse: si tratta del Teatro Massimo, il
più grande teatro lirico d'Italia e terzo in Europa, facente seguito
all'Opera Nazionale parigina e lo Staatsoper viennese.
Dal teatro proseguiamo verso sud e raggiungiamo i Quattro Canti, la
piazza ottagonale in cui si incontrano le arterie principali di via Maqueda e
corso Vittorio Emanuele. La piazza è adornata da dodici statue: il
primo ordine rappresenta le stagioni, il secondo i sovrani spagnoli ed il terzo
le sante vergini della città.
Muovendosi di pochi passi su corso Vittorio Emanuele dedichiamo qualche minuto
anche a piazza Pretoria per ammirare l'omonima fontana in marmo
di Carrara risalente al XVI secolo. Cinquecento metri più a ovest della piazza
siamo finalmente nel cuore storico e culturale della città. Visitiamo per prima
la cattedrale di Palermo, completata in epoca medievale ma
successivamente arricchita delle varie stratificazioni che ne fanno il complesso
che conosciamo oggi, in cui si fondono arte bizantina, normanna, islamica e
barocca. Dal 2015 la cattedrale è diventata Patrimonio dell'Umanità
dell'Unesco.
Usciti dalla cattedrale attraversiamo i giardini pubblici di villa Bonanno e
raggiungiamo la Camera delle Meraviglie, la cui esistenza è
stata riscoperta solo nel 2003. Si tratta di una stanza all'interno di una
abitazione privata che testimonia lo stretto legame tra la Sicilia e
l'Islam, grazie alle sue pareti smaltate di blu ricoperte da scritte e
decorazioni arabe dorate e argentate. I rimandi al Corano e al profeta Maometto
suggeriscono che si trattasse di un luogo adibito alla meditazione nella casa di
un ricco mercante, tuttavia si tratta di speculazioni non confermate.
2 - Pomeriggio: Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina, Porta Nuova, Chiesa
di San Giovanni degli Eremiti, Castello della Zisa
Torniamo su via del Bastione e fermiamoci a pranzo al Casato dei
Ventimiglia, un ristorante in pieno centro storico dove provare i piatti
tipici della città ad un costo contenuto .
Dopo esserci rifocillati prepariamoci alla visita più lunga della giornata: ci
spostiamo infatti presso il vicino Palazzo dei Normanni, noto anche come
Palazzo reale di Palermo. ed è composta dagli appartamenti reali, la cappella palatina
e uno spazio adibito a museo. Palazzo dei Normanni è la più antica
residenza reale in Europa: anche qui la stratificazione degli stili ci
fa ripercorrere le ere storiche dal suo completamento nel 1130 fino all'epoca
borbonica.
Usciti da palazzo ammiriamo dall'esterno le ultime due attrazioni in zona. La
prima è la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, anch'essa di
epoca normanna. L'edificio è totalmente spoglio all'interno, ma è interessante
notare all'esterno il connubio del culto cattolico con le architetture
tipicamente islamiche dai torrioni squadrati sormontati da cupole tonde.
Sul lato opposto del palazzo reale, infine, è situata Porta Nuova,
in stile barocco. Si tratta di uno dei punti di accesso alla città, costruito
nella seconda metà del ‘400 e ricostruita poi nel 1669 a seguito della
distruzione avvenuta due anni prima a causa di una fatale esplosione dei
depositi di polvere da sparo causata da un fulmine.
Ci spostiamo ora verso nord-ovest, con una passeggiata di quindici minuti fino
al Castello della Zisa . Il nome peculiare è in
realtà un derivato dell'arabo al-Aziza, col significato di splendido,
glorioso. La Zisa, come viene chiamato, è un palazzo nobiliare di epoca normanna
ma di ispirazione araba. All'ingresso prestiamo particolare attenzione alla Sala
della Fontana: qui su una delle volte sono raffigurate delle divinità che,
secondo una leggenda, sarebbero dei diavoli posti a difesa del tesoro del
palazzo. Si dice che fissando attentamente le figure sia possibile vederle
storcere la bocca e agitare la coda.
3 - Sera: Cena, Via Chiavattieri
Al calar del sole ci spostiamo verso la costa per una serata di divertimento
nel pieno della movida palermitana. Ceniamo alla taverna Ai Chiavattieri,
dove per appena potremo goderci arancini, panelle e tutto quanto c'è di
buono nella cucina locale il tutto condito da un'atmosfera festosa accompagnata
da musica jazz.
Giorno 2: Segesta, San Vito lo Capo
1 - Mattina: Parco archeologico di Segesta
Il secondo giorno ci spostiamo a ovest, verso il parco archeologico
di Segesta (€6,00). È possibile parcheggiare fuori dall'area e
usufruire del servizio navetta per arrivare alla biglietteria all'ingresso
dell'area, oppure percorrerla a piedi se si è particolarmente in forma. Facciamo
colazione al Posto di Ristoro con la vista sull'area archeologica e
iniziamo la nostra escursione. La prima attrazione del parco è il Tempio
Dorico, un tempio greco del V secolo a.C. conservato in ottime
condizioni.
Oltre il tempio è possibile prendere una seconda navetta per risalire Monte
Barbaro, oppure percorrere la salita a piedi fino al Teatro, il secondo punto di
interesse per importanza dell'area, incassato nel fianco della montagna alle
spalle dell'agorà.
2 - Pomeriggio: San Vito lo Capo, Golfo di Macari
Dopo gli scavi ci rimettiamo in viaggio per un'ora, fino alla punta nord
ovest dell'isola, nella località di San Vito lo Capo. Qui
pranziamo al Cozzaro , vicino al Golfo di Macari. Si
tratta di una delle spiagge più famose di Italia, dal mare cristallino e la
sabbia bianca. Dedichiamo tutto il pomeriggio al mare e al sole sulle spiagge
del golfo, concedendoci una pausa dalle escursioni culturali.
3 - Sera: Cena, passeggiata sul lungo mare
La sera ci tratteniamo nella splendida San Vito per una cena da
Assoccucc'è e assaggiamo il tipico couscous della zona, a
cui nel mese di settembre è dedicato un festival della durata di dieci giorni.
Giorno 3: Erice, Trapani
1 - Mattina: Erice
Il terzo giorno iniziamo da Erice, una cittadina medievale arroccata
su un monte affacciato sulla costa. La prima cosa a colpirci è la
spettacolare veduta del Golfo di Trapani e delle saline, un'anticipazione delle
prossime tappe. Appena superato l'ingresso di Porta Trapani
visitiamo il Duomo della città con l'alta torre campanaria fatto costruire da
Federico D'Aragona nel 1334. A seguire, raggiungiamo il castello di
Venere è una roccaforte di epoca normanna a strapiombo sulla montagna,
che a sua volta deve il suo nome alle spoglie del tempio dedicato alla dea su
cui venne edificato.
2 - Pomeriggio: Trapani
Pranziamo all'Osteria di Venere poco distante dal castello , dopodiché ci rimettiamo in auto verso Trapani. Qui esploriamo
il centro storico a piedi, partendo dal Palazzo Senatorio e
passando per la Porta Oscura, che segna il limite tra la città
originaria e la parte edificata a seguito dell'espansione aragonese. Qui
fermiamoci ad osservare i dettagli dell'Orologio Astronomico,
posto al di sopra della porta. L'orologio è formato da due quadranti, il Sole e
il Lunario, ad indicare le stagioni e le fasi lunari.
Avviciniamoci al mare lungo le mura di tramontana fino alla
punta estrema della Torre Ligny, una fortezza seicentesca che
in seguito ha assunto il ruolo di faro e oggi ospita il museo della preistoria.
Sull'isoletta di fronte al porto sorge il Castello della Colombaia,
detta anche Torre Peliade; le origini della prima fortificazione
militare risalgono alla prima guerra punica, ed in seguito gli arabi la
adibirono a faro. Durante il medioevo la fortificazione subì una nuova
trasformazione ed assunse l'attuale forma ottagonale, servendo da carcere fino
al 1965.
3 - Sera: Cena, Centro Storico di Trapani
La sera fermiamoci a cena da Antichi Sapori , dopodiché godiamo
ancora le strette vie del centro storico della città in veste notturna e
un'ariosa passeggiata sul mare.
Giorno 4: Riserva dello Stagnone e Saline di Marsala
1 - Mattina: Isola di Mozia
Il quarto giorno ci spostiamo tra Trapani e Marsala, nella riserva
protetta della Laguna dello Stagnone, per visitare le famose saline di
origine fenicia, attive tutt'oggi. La prima tappa nella riserva è l'isola
di Mozia, oggi chiamata San Pantaleo. Prima di prendere il traghetto
per raggiungerla con un breve tragitto di cinque minuti .
Una volta sbarcati sull'isola (ingresso all'isola €9,00) visitiamo per primo il
museo Whitaker, che conserva la maggior parte dei reperti
dell'isola e il celebre quanto misterioso Giovinetto di Mozia.
Dopo il museo seguiamo l'itinerario a piedi nell'area archeologica dell'isola,
un percorso di circa due ore che si snoda tra i resti di abitazioni private e
luoghi di culto.
2 - Pomeriggio: Salina Ettore Infersa, Isola Grande
Concluso l'itinerario di Mozia prendiamo il traghetto in direzione opposta e
ci fermiamo per una pausa pranzo rapida presso Il Matto risto-grill. A
seguire visitiamo le saline vere e proprie, con la possibilità di
partecipare attivamente all'estrazione del sale sotto la guida attenta
dei professionisti del settore. Dopo questa esperienza possiamo decidere di
continuare con un percorso di trekking in bici o a piedi in esplorazione di
Isola Grande (detta anche Isola Lunga), dall'altra parte della laguna, oppure
approfittare dell'acqua bassa della per una passeggiata più tranquilla di
benessere.
3 - Sera: Cena nella riserva
Per cena lasciamo restiamo nella laguna e ci fermiamo al Mammacaura,
celebre risto-bar che unisce piatti gustosi a panorama mozzafiato sulla riserva
e sull'isola di Favignana.
Giorno 5: Selinunte e Mazara del Vallo
1 - Mattina: Area archeologica di Selinunte
Iniziamo la mattina facendo colazione al bar Pinguino, per poi proseguire il
sesto giorno dedicandolo all'area archeologica più vasta d'Europa.Si
tratta dell'antica Selinunte, fondata all'incirca nel 650 a.C. Nelle
sue mire espansionistiche la città ebbe uno scontro con Segesta, che abbiamo
avuto modo di visitare nelle prime tappe del nostro viaggio. Fu Segesta,
appoggiata dai Cartaginesi, ad evere la meglio, decretando nel 490 a.C. la fine
di Selinunte.
Al centro della zona archeologica c'è l'acropoli, dove
sono stati ritrovati i resti di diversi tempi dorici, ma i tre templi meglio
conservati si trovano sulla collina orientale, tra cui il tempio di Era
(sulle mappe indicato anche come tempio E), totalmente ricostruito sul finire
degli anni '50 tramite il processo di anastilosi.
2 - Pomeriggio: Mazara del Vallo, Capo Feto, Litorale Tonnarella
Dopo pranzo raggiungiamo Mazara del Vallo e godiamoci
qualche ora di sole e mare tra la riserva di Capo Feto e il
litorale Tonnarella. Dopo esserci riposati in questo paradiso
marino raggiungiamo il centro cittadino. Visitiamo la chiesa di San
Francesco, definita la chiesa più barocca della Sicilia, nonostante in
origine fosse tutt'altro che tale: come molti altri edifici sul nostro
itinerario, infatti, risale originariamente all'epoca normanna ed era di
ispirazione araba.
3 - Sera: Kasbah, Cena, Arco Normanno
Al tramonto ci spostiamo verso sud, attraversando la Kasbah.
Si tratta della zona della città in cui è più evidente l'influenza islamica.
Perdiamoci senza fretta nelle sue stradine strette, fatte di maioliche colorate
e archi tipici dell'architettura araba.
Arriviamo dunque sul lungomare Mazzini, e qui ci fermiamo a
cenare allo Scoiattolo, coincidendoci un ottimo fritto di pesce, che cercheremo
di smaltire con una passeggiata sul lungomare verso l'arco normanno in
Piazza Mokarta, unico reperto sopravvisuto di un castello medievale
fatto abbattere nel XIX secolo.
Giorno 6: Riserva dello Zingaro, Faraglioni di Scopello, Castellammare del
Golfo
1 - Mattina e Pomeriggio: Gita in barca alla Riserva dello Zingaro e ai
Faraglioni di Scopello
Il Tratto di costa che collega Castellammae del Golfo e San Vito lo Capo
sembra quasi baciato da dio. Qui troverete le spiagge più belle di tutta
la Sicilia: Cala Berretta, Cala Marinella, Cala Varo e Punta della
Capreria, all'interno della Riserva dello Zingaro, e ancora Cala Mazzo
di Sciacca e la Spiaggia dei faraglioni di Scopello, appena prima
l'ingresso Sud della suddetta Riserva. Il nostro suggerimento è quello di
approfittare di una comoda gita giornaliera in barca con pranzo incluso per
ammirare in tutta comodità questi meravigliosi luoghi naturali. Le gite
partono generalmente dal Porto di Castellammare, durano dalle 5 alle 8
ore ed hanno costi a partire da €60,00 a persona.
2 - Sera: Cena, Castellammare del Golfo
Rientrati al porto di Castellammare del Golfo, trascorrete la serata
passeggiando, facendo anche un salto nel centro storico.
Dopo un'ottima cena a base di pesce presso La Cambusa , godetevi la movida di Castellammare
passando da un pub all'altro.
Giorno 7: Scala dei Turchi, Valle dei Templi
1 - Mattina: Scala dei Turchi
L'ultimo giorno ci spostiamo nella provincia di Agrigento. Facciamo colazione
alla Caffetteria Azzurra e dedichiamo tutta la mattina al mare
e alla Scala dei Turchi. Si tratta di una particolarissimo picco
roccioso di un bianco abbacinante, dalle linee morbide modellate dal
vento e dal l'acqua. Nelle spiagge che circondano la falesia si dice che i
pirati arabi, allora chiamati genericamente turchi, ormeggiassero le loro navi
per depredare i paesi vicini. La Scala dei Turchi ha assunto inoltre fama
mediatica poiché legata al personaggio del commissario Montalbano,
creato dalla penna dell'autore siciliano Andrea Camilleri.
2 - Pomeriggio: Valle dei Templi
Pranziamo al Majata Beach , uno dei lounge bar nei dintorni
della Scala dei Turchi, dove restiamo ancora qualche ora. A metà pomeriggio ci
spostiamo verso la Valle dei Templi, ultima meta di questo
itinerario tra mare e storia. L'area comprende i resti ellenici dell'antica
Akragas, ed è contraddistinta da uno stato di conservazione eccezionale.
Grazie ai suoi oltre 1.300 ettari di estensione ha guadagnato il titolo di
parco archeologico più grande del mondo, in cui si trovano
numerose necropoli, tre santuari e ben dodici templi di ordine dorico, di cui
quello della Concordia è quello meglio conservato. Il sito è protetto come
patrimonio dell'umanità dall'Unesco, e la visita ha un costo di
€10,00. Lasciamoci incantare per un'ultima volta dal fascino antico di questa
terra godendo del tramonto tra le possenti colonne.
3 - Sera: Cena alla Valle dei Templi
Lasciamo il parco all'orario di chiusura e ci spostiamo di pochissimo per
cenare nei giardini di Villa Hera Restaurant (€30,00) e godere per
un'ultima volta delle profumate sere siciliane.
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